A 12 anni Annachiara si è ammalata di Leucemia. I suoi nonni paterni sono morti di tumore e tre suoi zii si sono ammalato di cancro all'intestino, prostata e fegato. Il 4 ottobre 2012 anche a suo padre Franco è stato diagnosticato un cancro al colon. Annachiara è nata e cresciuta nel quartiere Tamburi ma, in seguito alla sua malattia, si è trasferita con la famiglia a Leporino. Oggi, dopo una lunga lotta contro la leucemia, Annachiara sta bene, Leporino (TA) - settembre 2012.
A
Taranto abbiamo sigarette enormi piantate nel terreno. Sono alte
decine di metri e si trovano nella zona industriale nata a ridosso di
molte abitazioni popolari. Alcuni le chiamano ciminiere, altri
camini, come il 312, una sigaretta realizzata con una cartina blu che
dona alla città l'8,8 della diossina prodotta in Europa. Non si
caricano di tabacco ma di rottami di ferro, minerali ferrosi e
carbone. Grazie a queste giganti sigarette offerte prima dallo Stato
e poi dalla famiglia Riva col costante contributo dello Stato, tutta
la popolazione di Taranto fuma. Ed è per questo che qui molti
bambini hanno malattie respiratorie croniche, asma, sindrome del
fumatore incallito che si riscontra normalmente in uomini adulti con
forti problemi di tabagismo di cui ha parlato anche Franca Rame nel
2007 in un'interrogazione al ministro della Sanità, al ministro
dello Sviluppo economico ed al ministro dell'Ambiente. Un'indagine di
Peacelink del 2008 ha dimostrato che un bambino a Taranto respira
ogni giorno benzo(a)pirene pari a 2,14 sigarette al giorno, 780
l'anno. I dati peggiorano se si prende in considerazione l'area del
quartiere Tamburi e peggio ancora se si fa riferimento alle cokerie
Ilva in cui lavorano molti operai.
Sempre
Peacelink nel 2010 ha dimostrato che una donna al quartiere Tamburi
"fuma" 750 sigarette nell'arco della gravidanza. 50 da
attribuire al traffico e 700 all'industria.
Ha
ragione Bondi quando dice che grazie al porto i tarantini fumano a
prezzi più bassi. Il porto di Taranto, per buona parte dell'Ilva, è
dotato infatti di nastri trasportatori scoperti che dalle banchine
portano ai parchi minerali accumulati sul terreno, le materie prime
che si estendono per 78 ettari all'aperto. Ne deriva un fortissimo
risparmio sulla logistica e sul mancato adeguamenti ambientale.
Se
hai bisogno di accendere c'è l'ENI.
Enrico
Bondi, commissario straordinario sull'Ilva, in una lettera inviata il
14 luglio 2013 alla Regione Puglia e alle autorità sanitarie locali,
dichiara che i tumori di Taranto non sono imputabili
all'inquinamento, bensì al “Fumo di tabacco e alcol,
nonché difficoltà nell’accesso a cure mediche e programmi
di screening”.